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Solidarietà dei No Tav agli operai della Foster

Il comitato ha espresso solidarietà ai lavoratori dopo il presidio di protesta per i contratti in scadenza a fine novembre

Accanto ai lavoratori dell'alta velocità di Firenze si è schierato anche il comitato No Tav. I dipendenti che lavorano nel cantiere sono scesi davanti ai cancelli pochi giorni fa per chiedere lumi sulla loro sorte. Secondo i sindacati Cgil, Cisl e Uil, infatti, dopo lo stop di Rfi al progetto della stazione Foster sono a rischio 150 posti di lavoro. Di questi, 50 contratti sono in scadenza già alla fine di questo mese. 

"Noi - scrive il comitato - proponiamo da sempre una progettazione partecipata sia dai cittadini destinatari dell'opera, sia dai lavoratori stessi, togliendo di mano la gestione di enormi risorse finanziarie alla lobby delle grandi imprese di costruzione che impongono ad un meschino sistema politico solo i loro interessi. I vostri interessi coincidono con i nostri: rivendichiamo lavoro con salari dignitosi, opere che siano utili alla collettività e non solo per il profitto di pochi. Chi vi dice che siamo vostri nemici mente e vi prende in giro". 

 "In alternativa a due buchi sotto Firenze noi proponiamo la creazione di nuovi tronchi ferroviari che garantiscano un efficiente trasporto regionale nell'area metropolitana, la risistemazione delle stazioni esistenti, la velocizzazione delle linee regionali - scrivono ancora i No Tav nel documento - Queste opere creerebbero molti più posti di lavoro nel vostro settore. Il vostro diritto ad un salario decente viene utilizzato dai costruttori come arma di ricatto per garantirsi profitti altissimi creando molti pochi posti di lavoro".