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I migranti cantano Dante nel centro di accoglienza

Gli ospiti della struttura 'Slataper' coinvolti in un nuovo laboratorio teatrale dopo la rappresentazione dantesca del 2016 sul Campanile di Giotto

Saranno decine i cantori che fino al prossimo maggio saranno impegnati nelle prove per un nuovo spettacolo dedicato al Sommo Poeta Dante Alighieri a 'Slataper', la struttura gestita dalla cooperativa 'Il Cenacolo' e trasformata da palazzo occupato a luogo in cui si pratica l'integrazione delle persone più svantaggiate nella società. 

Gli ospiti che in quasi due anni sono arrivati sono circa 150: dalle famiglie in condizioni di precarietà economica, ai single con figli in forte disagio abitativo, dagli anziani rimasti soli fino ai richiedenti asilo.

Le prove cominceranno domani. Lo spettacolo si intitola "Piume 2021- Legato con amore in un volume ciò che per l'universo si squaderna”. Il nuovo spettacolo è promosso dall'associazione culturale Culter che lo scorso anno aveva trasformato il Campanile di Giotto nel palcoscenico verticale della performance corale dedicata al tema del volo nella Divina Commedia in cui migranti, detenuti, bambini, insegnanti, gente comune, rifugiati e persone in situazioni di disagio recitavano una selezione di terzine tratte dalla Divina Commedia.

Il direttore di 'Slataper'  Andrea Ricotti ha detto: “vogliamo creare vera integrazione, non basta impegnare i migranti nelle attività in città. Serve anche rendere i centri di accoglienza luoghi aperti alla cittadinanza, visitabili e trasparenti, creando all'interno di essi progetti che vadano proprio nell'ottica di un'interazione continua e costante tra profughi e cittadini.”