Attualità

I Georgofili e le sfide del futuro

Inaugurato il 226° Anno accademico dei Georgofili. La cerimonia si è svolta nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio

Si è svolta questa mattina nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, a Firenze, la pubblica cerimonia di inaugurazione del 266° Anno Accademico dei Georgofili.

Dopo i saluti del vicesindaco Cristina Giachi, il presidente Massimo Vincenzini ha svolto la sua relazione evidenziando subito come, nonostante il 2018 sia stato un anno molto difficile, “la ragione e la saggezza dei Georgofili hanno consentito di far fronte alle prevedibili difficoltà operative e l’attività dell’Accademia è proseguita con impegno immutato”.

Vincenzini ha proseguito elencando quali siano, fin dalla sua fondazione, gli “oggetti” dell’interesse dei Georgofili, ma soprattutto quale sia il metodo applicato dalla più antica accademia di agricoltura del mondo: l’analisi approfondita dei problemi, l’attenzione verso le nuove scoperte scientifiche e tecnologiche, il dibattito scevro da pregiudizi, la volontà di proporre – infine - sintesi e soluzioni ed offrirle gratuitamente alla politica.

"Ed è con questo metodo - ha proseguito Vincenzini-, che i Georgofili affronteranno le sfide del futuro: in primis, la produzione di cibo di qualità e in quantità sufficiente per una popolazione in crescita, adottando pratiche e tecnologie in grado di mitigare l'evoluzione del clima e rispettando il principio di sostenibilità"

Il Presidente ha inoltre voluto sottolineare come il vero patrimonio dell’Accademia siano gli accademici: con le ultime nomine circa 1.000 georgofili, di cui il 10% stranieri.

Sono infine stati consegnati i premi ai vincitori del "Premio Antico Fattore", “Premio CREA - Giampiero Maracchi 2018” e Premio "AgroInnovation Award", quest’ultimo in collaborazione con Image Line.