Attualità

I dipendenti di Poste contro la privatizzazione

Presidio dei lavoratori davanti alle Poste Centrali per protestare contro la chiusura degli uffici postali e contro il ridimensionamento del Cmp

Mattinata di protesta per i dipendenti delle Poste che si sono riuniti in via Pellicceria per il presidio indetto da Slp-Cisl e Slc-Cgil contro la procedura di privatizzazione delle Poste da parte del Governo. Una decisione che, spiega una nota, "eliminando completamente il controllo pubblico mette fortemente a rischio la funzione sociale e la sua presenza anche nei centri periferici e marginali del Paese, dove la nostra azienda è ancora percepita come un presidio istituzionale". 

Il segretario territoriale Cisl Poste Sandro Vigiani ha spiegato che "in provincia di Firenze  il personale è insufficiente a garantire i servizi ai cittadini; alla sportelleria la situazione non più sostenibile sia per i clienti che scaricano tutta la loro rabbia nei confronti degli sportellisti, sia per i lavoratori che tutti i giorni per tamponare le assenze cambiano ufficio. Al recapito, la carenza di personale non permette a Poste Italiane di garantire gli standard di qualità concordati con le istituzioni. Vogliamo investimenti concreti sul CMP di Sesto.”

“Inoltre – continua Vigiani - la nuova organizzazione del recapito a giorni alterni, partita a Prato e Arezzo sta producendo grossissimi disservizi, con la corrispondenza che viene consegnata quando va bene una volta la settimana. Nonostante le difficoltà siano sotto gli occhi di tutti, Poste Italiane continua a affermare che non ci sono problemi e ha espresso la volontà di estendere questa organizzazione anche nella nostra provincia”.

“In Toscana - ha poi detto Claudio Bellatti, coordinatore della Slc-Cgil Poste Firenze - vogliamo mantenere tutte le nostre specificità, chiediamo di fermare le macchine di una riorganizzazione del recapito che è solo tagli, di provvedere immediatamente a coprire gli organici minimi e indispensabili negli Uffici di MP e vogliamo un progetto e investimenti per realizzare un polo logistico toscano e nazionale con al centro gli spazi e le potenzialità del CMP di Sesto Fiorentino. Il sindacato denuncia, nella nostra realtà fiorentina, una situazione insostenibile per i continui distacchi dovuti alla carenza di personale negli uffici, le precarie condizioni dei mezzi necessari alla consegna della corrispondenza e di pacchi da recapitare.”