Attualità

I contadini rianimano la piazza dimenticata

Il vicinato ha accolto con soddisfazione l'iniziativa del mercato contadino per rianimare la piazza dimenticata all'ombra di un parcheggio

Buona la prima, il testimone per rilanciare piazza Nannotti è stato raccolto dai contadini della Cia che hanno accettato la sfida portando sul cemento i prodotti a chilometro zero. Il nuovo mercatino della 'Spesa in Campagna' è stato promosso dal presidente del Quartiere 2, Michele Pierguidi, assieme alla Confederazione italiana agricoltori, ed è aperto ogni sabato dalle 8 alle 14.

Nascosta all'ombra del parcheggio Alberti non è mai stata percepita come una piazza di quartiere e negli anni si sono susseguite le iniziative per renderla vivibile, ultima una riqualificazione parziale con arredi urbani e giochi che non hanno però riscosso il successo sperato.

I residenti hanno accolto con soddisfazione l'iniziativa e si sono detti pronti a collaborare per la riuscita del mercato. 

Ricordano però ancora oggi che dopo avere raccolto centinaia di firme per evitare che l'ex deposito Ataf diventasse un silos per parcheggiare le auto, proposero come contropartita l'apertura della piazza su via Francesco De Sanctis, una proposta lungimirante riconosciuta come "geniale" solo a distanza di tempo e rimasta lettera morta per molti anni, fino all'ultima legislatura che ha visto smuoversi qualcosa con l'annuncio di un intervento strutturale in tal senso. 

Il recupero della piazza sarebbe una boccata di ossigeno per il vicinato che negli ultimi anni si è riorganizzato attraverso una rete di collaborazione tra commercianti e residenti dando vita ad una Social Street della Bellariva.

"Prodotti freschi e di stagioni, frutta e verdura, salumi e carni fresche, vino e olio extravergine, formaggi e legumi, cereali e prodotti trasformati, miele, marmellate e altre tipicità direttamente dal campo alla tavola che non soltanto annullano le intermediazioni tra produttore e consumatore ma hanno anche il merito di stimolare il cittadino a compiere un percorso di educazione alimentare, indirizzandolo verso un uso consapevole e non passivo degli alimenti. E i prezzi non sono più alti rispetto al supermercato, l’importante è fare una giusta informazione verso il consumatore sulla storia e la qualità del prodottoi" ha sottolineato il direttore Cia Toscana Centro Lapo Baldini.