Attualità

"I concorsi truccati uccidono il merito"

Dura presa di posizione del sindaco Nardella dopo gli arresti. "Studenti, ricercatori e docenti rompano l'omertà che copre il mondo della ricerca"

Dario Nardella

Lo scandalo che ha fatto finire in carcere sette docenti universitari in tutta Italia provocando l'interdizione di altri ventidue non ha scosso solo il mondo dell'università. Da Palazzo Vecchio anche il sindaco Dario Nardella ha preso posizione dopo la rivelazione dell'inchiesta sui concorsi per l'abilitazione all'insegnamento dei diritto tributario che, secondo la procura di Firenze, sarebbero stati pilotati da vari cartelli di docenti universitari per favorire la carriera di candidati a loro 'vicini' a discapito di quelli più meritevoli.

"Mi rivolgo ai tanti studenti, ricercatori e professori che ogni giorno si impegnano con onestà, dedizione e passione, affinché rompano il vergognoso velo di omertà che ancora oggi copre il mondo della ricerca e dell'Università. E' il momento di reagire per il bene dell'Italia, per restituire fiducia ai cittadini e per lasciare ai nostri giovani l''opportunità di provarci e di far valere il proprio talento e il proprio sacrificio", ha scritto Nardella in un post su Facebook.

Nel messaggio, il sindaco si dice ferito perché "si parla di un mondo che conosco bene e nel quale ho speso molti anni della mia vita come studente, come dottorando di ricerca e come docente precario" e poi anche perché "è un caso diffuso in tutta Italia e tocca anche la mia città, Firenze, capitale della cultura e simbolo di quel Rinascimento di arti e di pensiero che ha nutrito per secoli l'umanità intera"