Attualità

Protesta contro le nuove chiusure Covid di Natale

"Basta!" è lo slogan della protesta affisso alle attività che dovranno rispettare le nuove restrizioni imposte per limitare i contagi durante le feste

Dovranno tenere le serrande abbassate, ristoratori e gestori dei pubblici esercizi che però non intendono passare Natale e Capodanno in silenzio ed a partire da oggi e per tutta la durata delle festività esporranno un cartello di protesta all’indirizzo del governo per dire “Basta!”.

Rabbia ed esasperazione sono state riassunte nel manifesto unitario siglato da Fipe -Confcommercio, la principale associazione di rappresentanza dei pubblici esercizi “22 DPCM, 36 decreti-legge, 160 giorni di chiusura, un numero imprecisato di ordinanze regionali, una differenza impressionante fra quanto annunciato e quanto attuato” ha spiegato il presidente di Confcommercio Firenze Aldo Cursano, che di Fipe è presidente regionale e vicepresidente vicario nazionale.

“Diciamo basta ad un governo che apre e chiude le nostre aziende come interruttori e si prende il diritto di vietare il lavoro delle nostre imprese, senza trovare una strada per tutelarle. Siamo esausti e increduli. Noi vogliamo e siamo in grado di lavorare in sicurezza - prosegue Cursano - per questo nel manifesto ci rivolgiamo ai nostri clienti: chiediamo loro di esserci vicini e di continuare a sceglierci, dove possibile, anche in queste difficili giornate. La loro gratificazione è la nostra forza ed il nostro futuro”.

Al governo, i pubblici esercizi chiedono “La dignità di attività essenziali e sicure; la prospettiva di un piano di riqualificazione e sviluppo, magari attraverso un adeguato inserimento nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza; la chiarezza sui tempi di riapertura a gennaio; una manovra correttiva che garantisca indennizzi adeguati e ristori calcolati sulle effettive perdite, sostegno all’indebitamento, risoluzione dei problemi di locazione”, ha concluso il presidente della Confcommercio fiorentina.