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La ztl non stop fa infuriare anche gli artigiani

Alle proteste per il via alla sperimentazione dal 1 giugno si è aggiunta anche quella di Confartigianato. "Il Comune faccia un passo indietro"

Non si calmano le acque intorno al provvedimento della ztl non stop che scatterà dall'inizio di giugno. Ieri la giunta di Palazzo Vecchio ha fatto sapere che gli uffici comunali hanno avuto mandato di predisporre gli atti necessari per avviare il 1 giugno il nuovo orario sperimentale. Revocata la finestra il giovedì e venerdì dalle 20 alle 23 mentre è stato deciso di mantenere l’apertura notturna tra le 3 e le 7.30, modificando l’ipotesi iniziale di chiusura no-stop dalle 7.30 di giovedì alle 16 di sabato.

Al coro delle proteste ora si è aggiunta anche la voce di Confartigianato. "Siamo delusi dalla decisione diPalazzo Vecchio di procedere ad oltranza con la Ztl no-stop e anche perplessi da provvedimenti che contrastano l'uno con l'altro. Com'è possibile armonizzare provvedimenti come il nuovo regolamento Unesco, che appoggiamo, teso a proteggere la fiorentinità con questo che, di fatto, ne riduce fortemente la fruibilità?". Queste le parole del segretario generale di Confartigianato Firenze Jacopo Ferretti. 

"Com'è possibile investire nella ristrutturazione e riqualificazione dell'Oltrarno se poi lo si rende di fatto inaccessibile, per di più nel fine settimana? - ha aggiunto Ferretti - Com'è possibile contrastare l'abbandono del centro da parte delle botteghe se poi, proprio d'estate, nel periodo di maggior afflusso turistico, se ne limitano gli affari fermo restando i costi che queste devono sostenere?". 

In sostanza, per il segretario di Confartigianato Firenze, i motivi alla base delle scelte di Palazzo Vecchio sono condivisibili, "dall'incentivazione dell'uso dei mezzi pubblici,alla vivibilità dei residenti, passando per la lotta alla sosta selvaggia, ma non crediamo né che possano essere risolti dalla scelta fatta dal Comune. Chiediamo a Palazzo Vecchio di fare un passo indietro e rivedere insieme a tutti i soggetti coinvolti la propria posizione, così da arrivare ad una mediazione".