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I casotti del giardino di Tivoli tornano a nuovo

Duecento giorni di lavoro per restaurare l'ingresso dell'antico parco divertimenti di Firenze Capitale danneggiato dalla caduta di un grosso ramo

Chi passa a stento si sofferma a guardarli ma quei due casotti sul viale Machiavelli sono in realtà le vestigia di un tempo andato in cui anche Firenze ebbe il suo parco divertimenti sulla falsa riga dei grandi parchi europei. Era Tivoli e i casotti altro non sono se non l'ingresso al mondo incantato che ospitava la giostra, il salone dei concerti, il Caffé Chantal, il bazar all'orientale, il teatro, la birreria, la trattoria e il tiro al bersaglio. Il tutto circondato da un'elegante inferriata. 

Ora Palazzo Vecchio ha deciso di restaurare i due piccoli edifici, danneggiati nel giugno 2011 dalla caduta di un grosso ramo da un cedro del Libano. La giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo. I lavori, del valore complessivo di 150mila euro, partiranno entro la fine dell’anno e dureranno 210 giorni naturali calcolati a partire dalla data di consegna del cantiere.

Proprio la caduta del grande albero ha dato modo di realizzare un accurato rilievo e un'indagine sul degrado dei due casotti, uno dei quali era utilizzato per la vendita dei biglietti d’ingresso. Sopra di essi si trovavano due statue rappresentanti l’inverno e la primavera, mentre due leoni ‘proteggevano’ il cancello centrale in ferro battuto in cui campeggiava la scritta ‘Tivoli’.