Attualità

I bibliotecari non mollano e tornano in piazza

Da oggi sono senza stipendio, dopo la raccolta firme e l'evento all'aperto tornano in piazza per chiedere reintegro e riapertura delle biblioteche

La battaglia dei bibliotecari fiorentini prosegue e nelle prossime ore è in programma un presidio davanti alla Regione Toscana, a sostegno del sindacato di base.

Nella petizione lanciata nei giorni scorsi leggiamo "Noi lavoratori in appalto delle biblioteche comunali e dell’Archivio storico del Comune di Firenze, che dal 2007 permettiamo gran parte dei servizi offerti alla cittadinanza, dal 15 Giugno siamo a casa senza stipendio, senza cassa integrazione e senza ulteriori sussidi. Nel frattempo, alla città di Firenze viene offerto un servizio bibliotecario ridottissimo, di appena 20 ore a settimana solo per prestito e restituzione, e di consultazione solo su prenotazione per quel che riguarda l’Archivio. Chiediamo a gran voce che non venga lasciato indietro nessuno, che si possa rientrare a lavoro per tornare a offrire un servizio essenziale completo e di qualità alla cittadinanza e ai visitatori, finalmente con la certezza di una stabilità e di un’equa retribuzione".

Hanno dato vita ad un presidio a Palazzo Vecchio, ad una raccolta firme davanti alle biblioteche fiorentine per richiederne l'apertura completa e regolare con il reintegro del personale, poi si sono trovati al Giardino dell'Orticoltura per una giornata di festa per grandi e piccini, sono i bibliotecari di Firenze o meglio "Biblioprecari" come si presentano sui social.

"Per un pomeriggio ci riapproprieremo del nostro lavoro e lo faremo simbolicamente davanti ad una delle biblioteche rimaste chiuse: quella dell’Orticoltura" avevano detto prima di dare vita ad un evento di grande richiamo e partecipazione in uno dei primi parchi riaperti al pubblico che ha ospitato anche la prima rassegna fieristica con la Mostra dei Fiori.