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Guerra in Siria, bloccato l'ingresso degli Uffizi

Una cinquantina di giovani di Iniziativa antagonista metropolitana ha manifestato davanti al museo per chidere la fine dell'attacco turco in Siria

foto Iam da Facebook

"Siamo qui per pretendere che l'Unione Europea e la comunità internazionale fermino il massacro portato avanti dalla Turchia nella Siria del nord. Oggi a Firenze i turisti che vengono da ogni parte del mondo non potranno ammirare la Venere di Botticelli e i tesori del rinascimento degli Uffizi".

Con questa frase inizia la nota inviata dagli esponenti dello Iam (Iniziativa antagonista metropolitana) per spiegare le motivazioni della protesta messa in atto da una cinquantina di persone davanti all'ingresso della Galleria degli Uffizi, un'occupazione simbolica per sensilizzare l'opinione pubblica sull'attacco turco nella Siria del nord e sulle drammatiche conseguenze di questo nuovo conflitto.

"Pochi anni fa lo Stato Islamico radeva al suolo monumenti e siti archeologici preziosissimi in Siria - si legge ancora nella nota dello Iam - Quelle opere non si potranno visitare mai più. Noi non acceteremo di correre di nuovo questo rischio. In questo momento civili cadono sotto le bombe della Turchia e in migliaia stanno scappando dalle loro case, mentre i miliziani di ISIS scappano dalle prigioni e iniziano i primi attacchi bomba. Le potenze internazionali in questi giorni si riempiono di proclami invece di agire: fermare i bombardamenti subito, tagliare i finanziamenti e interrompere la vendita di armi da parte dello stato turco. Stop al bombardamento in Siria, basta finanziamenti alla Turchia, stop alla vendita di armi italiane".