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Guasto in collina manda in tilt tre quartieri

E' strategica. L'interruzione momentanea sulla viabilità caratterizzata dalle tortuose strade di collina ha messo in difficoltà tre zone di Firenze

L'ennesimo guasto ad una condotta dell'acquedotto ha paralizzato il traffico sull'asse Mugello - Firenze con ripercussioni sulla viabilità nelle zone Cure, Campo di Marte, Ponte Rosso e Careggi. Il cantiere in un primo momento prorogato si è poi concluso in anticipo.

Poche ore sono bastate per mandare in tilt la circolazione con numerose segnalazioni sui social da parte dei pendolari che ogni giorno si muovono tra l'Appennino ed il capoluogo e da parte di chi ha attraversato le zone più delicate come piazza delle Cure, Campo di Marte e Ponte Rosso tra Quartiere 1 Quartiere 2 su un versante e Careggi sull'altro versante del Quartiere 5.

La tortuosa viabilità della collina tra via Bolognese, Salviatino e Careggi si è confermata ancora una volta strategica per la circolazione metropolitana ed urbana, è bastata infatti una interruzione di poche ore per mandare in tilt tre Quartieri di Firenze.

Tantissime le segnalazioni che sono rimbalzate sui Gruppi Facebook fiorentini da parte di chi ha scattato foto mentre si trovava incolonnato nel traffico, chi ha segnalato i cartelli stradali ed invitato gli altri automobilisti ad "evitare" o "prendere strade alternative" per non ritrovarsi "fermo da mezz'ora". 

Stavolta il guasto è stato provocato "da una ditta al lavoro su altri sottoservizi" come spiegato da Publiacqua che ha chiuso al traffico via di Careggi per consentire l'intervento di ricerca e poi di riparazione del guasto, chiusura "prorogata fino alle ore 10 di mercoledì 9 Novembre" salvo nella serata di martedì 8 Novembre annunciare la riapertura "è stata riaperta via di Careggi. L’intervento urgente di Publiacqua a seguito di una perdita è terminato consentendo il ripristino della circolazione sull’intera strada" come segnalato subito da Palazzo Vecchio.

C'è chi ha segnalato la scarsa segnaletica sulla corsia di avvicinamento a Firenze per chi proveniva dalle zone del Mugello sottolineando come ogni variazione dei flussi sulla direttrice collinare finisca inevitabilmente per provocare conseguenze su altre zone, usando non a caso la frase "un battito d'ali...".