Esulta oggi il direttore delle Gallerie degli Uffizi per un altro capitolo nella lotta al bagarinaggio online, dopo la sentenza emessa a Febbraio è arrivata anche la condanna a pagare le spese processuali (vedere articoli collegati).
Una società con domini registrati in Usa contenenti il nome della Galleria ed usati per vendere biglietti a prezzo maggiorato, ha dovuto interrompere la pratica dopo una sentenza della Corte Federale dell'Arizona. La stessa corte ha anche condannato la società a rimborsare agli Uffizi le spese legali del processo sostenuto in America: 120mila dollari la somma che l'azienda dovrà corrispondere al museo, equivalente a circa 106mila euro.
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt ha commentato "Nel sistema giuridico americano è raro che il giudice condanni al pagamento delle spese legali del procedimento, ma, secondo i magistrati federali dell'Arizona, stavolta questa misura è pienamente giustificata dalla gravità del comportamento della nostra controparte - ha spiegato Schmidt - è la conferma definitiva della prima grande vittoria degli Uffizi nella difficile lotta contro i vampiri della rete. Una lotta che non si ferma certo qui, ma prosegue ancora più dura per debellare questa piaga".