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Gli scavi a vista dividono i social dopo 50 anni

Fa ancora discutere i fiorentini il sottosuolo di piazza della Signoria, a 50 anni quasi dagli scavi archeologici che furono poi ricoperti

Foto da Vecchia Firenze Mia

E' bastata una foto dall'alto degli scavi di piazza della Signoria per riaccendere nei fiorentini una polemica coperta dalle pietre ma ancora viva nei ricordi assieme al dibattito che per anni ha animato il mondo della cultura tra gli anni '70 e '80.

Lo scatto è stato pubblicato su Vecchia Firenze Mia e l'ideatore e curatore della pagina Facebook più famosa di Firenze, Gianni Greco, non si è fatto scappare l'occasione di dare risalto all'immagine solleticando così lo spirito critico del pubblico.

Se gli scavi archeologici di piazza della Signoria fossero rimasti a vista oggi Firenze si presenterebbe come il centro di Lecce, o al pari di altre città che hanno scelto di mostrare ai posteri i segni del loro passato. 

Se al contrario la scelta fosse caduta sulla proposta di pavimentare in vetro la piazza, caldeggiata dallo stesso Gianni Greco, la piazza avrebbe in qualche modo anticipato l'ingresso del Louvre con la sua piramide di vetro.

A distanza di 50 anni i commenti si sono ancora una volta divisi tra chi avrebbe mostrato quanto c'era sotto e chi avrebbe ricoperto tutto, in fretta e furia, senza pensarci troppo.

Il dibattito sembra destinato a sopravvivere al tempo ed a riproporre la sfida infinita tra il passato e l'arte contemporanea con il Rinascimento a fare da ago della bilancia oltre ad essere il periodo di riferimento, il simbolo della città nel mondo.