Lavoro

Gkn-Qf, audizione e sopralluogo col rebus stipendi

Sopralluogo della Commissione Lavoro allo stabilimento di Campi Bisenzio dopo l'audizione di Francesco Borgomeo in Commissione Sviluppo Economico

Dopo l'occupazione del Consiglio comunale di Firenze da parte degli operai della ex Gkn di Campi Bisenzio, che ha portato ad una seduta dedicata alla vertenza, con rappresentanti della Città metropolitana, della Regione Toscana e del ministero, era stato promesso ai lavoratori che le Commissioni di Palazzo Vecchio avrebbero avviato una serie di incontri.

Nel frattempo è esploso il caso sulle condizioni strutturali dello stabilimento al quale sembra avere messo fine il sopralluogo della Commissione Lavoro di Palazzo Vecchio "Lo stabilimento ex Gkn non è in condizioni di abbandono e non è un fortino inespugnabile, ma una fabbrica tenuta in piedi dall'autogestione dei lavoratori" sono state le parole dei consiglieri Antonella Bundu e Dmitrij Palagi.

La Commissione Lavoro di Palazzo Vecchio, presieduta da Laura Sparavigna, si è recata nello stabilimento della ex Gkn, oggi Qf per incontrare la rappresentanza operaia mentre la Commissione Sviluppo economico di Palazzo Vecchio, presieduta da Enrico Conti, ha incontrato nelle scorse ore la proprietà rappresentata dall'imprenditore Francesco Borgomeo.

La presidente Laura Sparavigna ha commentato "Questa vicenda interessa oltre 300 famiglie del territorio può assurgere a simbolo di tutte le crisi aziendali che, dalla crisi finanziaria del 2008 alla pandemia di Covid-19 nel 2020, hanno visto venire al pettine nodi problematici e strutturali del nostro Paese. Sappiamo benissimo che non basterà la nostra visita a riattivare e mantenere il sito produttivo ma sappiamo che è importante continuare a ribadire il valore del lavoro da riportare in quella fabbrica sia per chi è occupato che per tutelare il territorio. Auspichiamo che le buste paga arrivino come da contratto e che ognuno secondo il suo livello di competenza, continui a lavorare per avere una soluzione che tutti, ci auguriamo, possa essere positiva e risolutiva per questi lavoratori”.

Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune "Lo stabilimento ex Gkn non è in condizioni di abbandono e non è un fortino inespugnabile, ma una fabbrica tenuta in piedi dall'autogestione dei lavoratori, che ovviamente arrivano fino a dove è loro possibile, ben oltre quello che sarebbe loro richiesto dal contratto. La pulizia dei bagni, senza più servizi in appalto a garantirla, è un conto. Gli interventi necessari sulle coperture per evitare infiltrazioni, con l'arrivo del maltempo, è altra questione. La RSU non ha parlato per 90 minuti, come la proprietà, ma non si è sottratta a nessuna delle domande, ripercorrendo gli ultimi mesi sulla base di documenti ufficiali del MISE, senza illazioni. Sulla base dei fatti appare assolutamente fondato il sospetto che Qf stia semplicemente tentando di realizzare lo svuotamento e lo smantellamento della fabbrica, per fare quello che non è riuscito direttamente a Melrose. Il clima in cui si è svolta la Commissione di oggi e la verifica fatta fisicamente dai consiglieri, dovrebbe porre fine a tante chiacchere, imponendo alle istituzioni la necessità di ascoltare il Collettivo di Fabbrica, che assieme al gruppo di supporto Insorgiamo sta lavorando anche su sue proposte dirette di reindustrializzazione. Nei prossimi giorni le commissioni consiliari approfondiranno gli ordini del giorno in cui proponiamo a Palazzo Vecchio un ruolo effettivo e diretto nel futuro dell'ex Gkn. Dobbiamo agire con urgenza".

Poche ore prima il presidente della Commissione Sviluppo Economico, Enrico Conti, commentava così l’audizione di Francesco Borgomeo “Con l’audizione di Borgomeo si è fatto un sensibile passo in avanti, sia per entrare nei dettagli e rendere più trasparenti alcuni passaggi cruciali della vicenda tormentata che riguarda i lavoratori, sia per capire quali possono essere le prospettive future dell’azienda e della sua governance. Abbiamo in particolare apprezzato, pur nell’ambito di un punto di vista inevitabilmente soggettivo, ma chiaramente espresso e di cui non possiamo che prendere atto, sulle responsabilità nelle vicende fin qui intercorse, la disponibilità del Borgomeo a favorire ogni sviluppo che vada nella direzione di garantire il mantenimento e il rilancio del sito produttivo e delle competenze e del lavoro che vi insistono, ivi compresa una eventuale evoluzione della governance. Restiamo fiduciosi e in attesa che venga garantita da parte del Ministero del Lavoro la protezione dei lavoratori attraverso un veloce riconoscimento della cassa integrazione guadagni. Pur non avendo alcuna responsabilità e leva amministrativa diretta restiamo impegnati per favorire questo percorso”.