Attualità

Giovani cervelli in fuga con biglietto di ritorno

Ventiquattro giovani inviati dall'ospedale pediatrico Meyer all'estero per lavorare ai loro progetti di studio e tornare poi al lavoro in Italia

Sono dottorandi, tirocinanti, contrattisti e ricercatori i ventiquattro studenti che trascorreranno in media 106 giorni tra Amsterdam, Barcellona, Boston, Cambridge, Londra, New York, Philadelphia, Toronto per lavorare nei più importanti ospedali pediatrici del mondo. Con una missione precisa: lavorare ai loro progetti nelle specialità pediatriche più diverse: dalla neurologia alla psicologia, dalla radiologia alla dietetica, dall’allergologia all’immunologia, dalla genetica all’oculistica.

La scommessa, si legge in una nota del Meyer, è quella di farli tornare per poter tradurre in pratica quotidiana al servizio dei piccoli pazienti il bagaglio di competenze che acquisiranno all’estero. 

Nello specifico, i giovani professionisti approfondiranno attraverso i loro progetti, ambiti di grande interesse pediatrico come le cellule staminali, la stampa 3D , la medicina personalizzata, le allergie alimentari, l’epilessia, i disturbi del comportamento alimentare, l’assistenza psicologica o le tecniche radiodiagnostiche all’avanguardia.

L'investimento nel bando 'Giovani Innovatori' della Fondazione Meyer ammonta a 200mila euro.