Lavoro

Giornali in vendita ovunque, edicolanti in rivolta

Giornalai sul piede di guerra dopo le dichiarazioni del sindaco di Firenze che si è detto disponibile a liberalizzare la vendita dei giornali

Gli edicolanti di Firenze e Prato hanno risposto con una nota alla apertura del sindaco di Firenze, Dario Nardella, sulla liberalizzazione della vendita dei giornali negli esercizi pubblici.

Il Sindacato dei Giornalai affiliato alla Slc Cgil Firenze e Prato è intervenuto dichiarando "estremo stupore per la disponibilità a che la vendita dei giornali sia effettuata ovunque".

"Sappiamo bene che questo è uno dei cavalli di battaglia di certi editori - scrivono gli ediciolanti - riteniamo questa una evidente contraddizione con i dichiarati a difesa delle edicole, ed un grave attacco alla loro esistenza. Inutile piangere lacrime di coccodrillo ogni qualvolta una edicola chiude, privando i quartieri di un sicuro punto di riferimento sociale, oltrechè evidentemente di diffusione di una informazione libera e democratica; se poi si teorizza la vendita ovunque dei giornali, è evidente che molte altre edicole, già al limite della sopravvivenza, chiuderanno, e con esse molte famiglie vedranno sfumare il lavoro di una intera esistenza".

"Ci siamo accollati con favore la stampa dei certificati anagrafici - prosegue la nota - così come la distribuzione delle mascherine, così come la distribuzione dei bolli per i posteggi nelle strisce blu dei parcheggi, e stiamo partecipando ad aiutare Telethon per uno sforzo nella ricerca scientifica. Ma se qualcuno pensa che queste attività portino degli utili alle edicole, si sbaglia di grosso. Così come si sbaglia di grosso chi pensa di incrementare le vendite inserendo i giornali in altre attività tipo bar e affini. Certo questa categoria non starà a guardare chi opera per la nostra scomparsa".