Lavoro

Gilbarco, fumata nera al tavolo di trattativa

Si chiude con una rottura l'incontro dell'unità di crisi regionale sulla vertenza che vede circa 70 posti a rischio e 38 interinali senza tutele

I lavoratori Gilbarco in presidio nei giorni scorsi

Fumata nera al tavolo dell'unità di crisi regionale sulla vertenza Gilbarco conclusosi con un nulla di fatto, per non dire su una rottura che si è consumata sulle tempistiche richieste all'azienda per ottenere il piano industriale. E ora sul futuro di circa 70 lavoratori tra diretti e somministrati i cui posti rischiano di finire in esubero, sostanzialmente di troppo, si addensano nubi più fosche. Per non dire dei 38 interinali a cui a fine Giugno scade il contratto.

Ma cosa è successo? "Avevamo proposto all’azienda, d’intesa con il sindacato, un’attesa di soli 10 giorni per conoscere il piano industriale – spiega Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali del presidente della Regione Eugenio Giani -. Ma Gilbarco non ha accettato di aspettare un tempo certo e così ridotto che potrebbe evitare costi sociali pesanti".

La posizione delle istituzioni resta salda: "Il nostro obiettivo rimane quello di zero esuberi e nuove certezze sul futuro industriale del sito. Con l’avvio della procedura di licenziamento collettivo - sottolinea Fabiani - restano fuori da qualunque percorso di tutela i 38 lavoratori interinali ai quali il 30 Giugno prossimo scadrà il contratto. Il tavolo non chiude: resta aperto per trovare una soluzione anche per loro”.

Al tavolo hanno preso parte anche l’assessora Benedetta Albanese per il Comune di Firenze, i rappresentanti sindacali e delle rsu aziendali, i tecnici di Arti. Collegata da remoto la Gilbarco Italia Srl - che fa parte insieme alla capogruppo Gilbarco Veeder-Root della multinazionale americana Vontier - rappresentata dall’amministratore delegato Paolo Sorrentino, assistito da Confidustria Firenze.

Di "decisione gravissima, oltraggio a lavoratori e istituzioni" parla la segreteria provinciale Fiom Cgil Firenze, Prato, Pistoia, mentre Nidil Cgil sottolinea come i lavoratori somministrati adesso si trovino ancora più esposti definendo la scelta "incomprensibile".

Gilbarco è azienda leader nella fornitura di distributori e sistemi software per punti vendita di carburante, e occupa a Firenze 167 dipendenti più diverse decine tra lavoratori interinali e consulenti.