Cronaca

Fuori in 18 secondi, i predatori dei distributori

Due uomini di 30 e 60 anni sono stati arrestati dai carabinieri con l'accusa di avere messo a segno una serie di colpi nei distributori del Fiorentino

Una serie di furti messi a segno nei distributori del Fiorentino ha portato all'arresto di due uomini. I carabinieri di Firenze e di Rufina hanno sottoposto agli arresti domiciliari un italiano e un domenicano, di 64 e 36 anni, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Firenze su richiesta della procura.

Serrate le indagini avviate a seguito delle denunce formalizzate da due gestori di altrettante aree di servizio di Rufina e del capoluogo fiorentino.

In particolare, gli indagati, nel mese di Maggio 2022,, utilizzando 2 autovetture di proprietà ed intestate a loro congiunti, avrebbero perpetrato dapprima un furto presso l’accettatore di un distributore di Rufina aprendo la cassaforte mediante chiavi contraffatte tentando, pochi giorni dopo, di reiterare il gesto senza riuscirvi per la sostituzione della serratura da parte del gestore dell’area di servizio che nel frattempo si era accorto dell’ammanco di denaro. Successivamente, il 14 Agosto 2022, dopo aver spostato le telecamere di video sorveglianza di un’area di servizio fiorentina, sita in Viale Europa, hanno tentato di impossessarsi dell’incasso contenuto nell’accettatore previa effrazione di un ulteriore lucchetto di sicurezza posto in aggiunta alla serratura blindata dell’accettatore, non riuscendo per il sopraggiungere di altri automobilisti.

I carabinieri hanno attuato un’attenta e minuziosa attività di monitoraggio delle autovetture usate dagli indagati, riuscendo a ricostruire non solo gli spostamenti nelle predette località ma anche nelle province di Arezzo, Prato e Siena nelle quali stanno proseguendo accertamenti per verificare eventuali sottrazioni illecite di denaro nelle aree di servizio interessate, in quanto i furti non riguardavano l’interno incasso ma solo una parte per non destare sospetto da parte degli esercenti riguardo agli ammanchi.

Durante le indagini è emerso che, dopo aver osservato attentamente il posizionamento degli impianti di videosorveglianza all’interno delle aree di servizio ne studiavano le serrature e gli altri sistemi di sicurezza aggiuntivi al fine di realizzare con chirurgica e fulminea disinvoltura l’attività predatoria programmata, distinta da un particolare e consolidato modus operandi nel quale il domenicano fungeva da palo, mentre il 64enne, attesa la sua pregressa esperienza nello specifico campo predatorio per via delle sue numerose, precedenti condanne per analoghi reati, operava materialmente l’apertura delle casseforti asportandone il denaro e finalizzando l’attività in soli 18 secondi.

Nel corso dell’operazione, i carabinieri del Nucleo Operativo di Firenze hanno eseguito perquisizioni personali, veicolari e domiciliari nei confronti del 64enne rinvenendo numerose chiavi artigianali usate per le casseforti, calibri vari per eseguire gli intagli, appunti con misurazione delle serrature finalizzati alla duplicazione e fabbricazione di chiavi.