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L'ultimo viaggio di Duccio abbracciato dagli amici

In centinaia assiepati attorno alla chiesa per il funerale del giovane ucciso nell'inseguimento tra rom. Suonata la sua canzone preferita dei Coldplay

Foto Facebook Gì Venturini

Una cerimonia privata, come richiesto dalla famiglia per rispetto di Duccio Dini e per evitare strumentalizzazioni della sua tragica morte. Un dolore pubblico, che ha strappato l'applauso all'ingresso e all'uscita del feretro dalla chiesa di Santa Maria a Cintoia, dove stamattina si è recato anche il ministro della giustizia Alfonso Bonafede.

A officiare le esequie don Massimiliano Gabbricci, anche cappellano della Fiorentina e della nazionale. Sulla bara di Duccio, le maglie delle tante squadre in cui ha giocato e quella della Fiorentina, sua grande passione. Nell'omelia, don Gabbricci ha citato anche il 'Piccolo principe di Saint Exupery e ha voluto rivolgere una "preghiera speciale, pensata" per Duccio, "che amava e viveva il calcio con tanta passione: che lo sport possa essere una grande occasione di crescita, unione, integrazione".

"Era un ragazzo riservato, che non amava stare sotto i riflettori - hanno detto alcuni amici - chiediamo che la sua scomparsa non venga strumentalizzata da niente e sa nessuno. Questo per noi é il momento del dolore, e nient'altro. Ciao Duccino, ragazzo sempre disponibile e con la testa da adulto, una mosca bianca ai tempi di oggi. Avevi il dono di farti voler bene da tutti, con quel tuo ciuffo ribelle che ogni tre secondi soffiando spingevi sempre più su". 

Un grande collage con le foto di Duccio  è stato poi realizzato e portato in chiesa dagli amici con la scritta "Sempre con noi".