Attualità

Fulmini e bufere, tiranti per salvare il cipresso

Il più alto cipresso di Firenze, colpito da un fulmine e scosso dalle tempeste del 2015 e del 2022 era a rischio crollo e destinato all'abbattimento

Ha resistito ad un fulmine, alla tempesta di vento del 2015 e all’ultima di solo qualche giorno fa, per salvarla dall’abbattimento è stato necessario assicurarla a dei tiranti di acciaio che dal tronco si ancorano a terra a delle apposite basi in cemento.

La soluzione adottata dal settore forestale del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno è stata adottata per salvare uno dei più grandi cipressi neri di Firenze, situato lungo le sponde del Torrente Mensola nell’area delle casse di espansione e parco alle pendici di Fiesole, nel quartiere di Coverciano.

Sull’area delle casse di espansione e parco del Mensola, dove le competenze sono condivise fra il Consorzio di Bonifica per le opere idrauliche e del Comune di Firenze per la gestione del verse urbano, il settore forestale del Consorzio sta lavorando da tempo al monitoraggio di querce, cipressi e altre piante perché non costituiscano pericolo per lo scorrere del fiume e il funzionamento dell’opera idraulica ma anche per l’incolumità pubblica.

Sono stati effettuati abbattimenti con il recupero del legname per giochi e arredi urbani naturali, si sono legati i rami delle querce tra loro e da ultimo è stato stabilizzato il cipresso.

“Per quanto di nostra competenza massima è l’attenzione alla cura del verde, dall’erba agli alberi storici, per garantire il regolare scorrimento del Torrente Mensola, la tenuta delle opere arginali e il buon funzionamento delle casse di espansione” spiega il presidente del Consorzio Marco Bottino.

“Una soluzione semplice e innovativa che lascia in piedi e mette in sicurezza piante bellissime e antichissime in uno dei luoghi paesaggisticamente più suggestivi della città di Firenze” ha concluso il Capo Settore Forestale del Consorzio, Enrico Stefanini.