Attualità

Frenesia anagrafe nell'anno del Covid

Nessun contraccolpo da pandemia sul flusso di cittadini agli sportelli, a cui si è rivolto un fiorentino su tre soprattutto per la carta d'identità

Si sa: la carta d'identità quando scade, scade. Così anche nell'anno del Covid-19 gli uffici anagrafe del Comune di Firenze hanno registrato la consueta frenesia di accessi agli sportelli. Nel 2020 un fiorentino su 3 vi si è rivolto, soprattutto per il rilascio dei documenti d'identità, più uomini che donne, ma senza nessun contraccolpo da pandemia sui flussi e anzi un dato in linea con quelli degli anni precedenti, nonostante l’emergenza e le rimodulazioni organizzative del servizio ad essa legate. E' quanto emerge dai dati rilevati dal servizio statistica che a dicembre scorso, su incarico della direzione servizi territoriali, ha somministrato a mille residenti estratti dall’anagrafe un questionario telefonico per verificare il gradimento dei servizi.

Complessivamente l’82% degli utenti ha giudicato positivamente i servizi demografici e territoriali di cui ha usufruito, il 15,1% ne ha dato una valutazione sufficiente e il 2,6% non positiva. Il 27,4% ha ritenuto il servizio ricevuto migliore rispetto alle aspettative, il 67,6% lo ha valutato in linea con quanto si aspettava. 

I servizi offerti dai Punti anagrafici decentrati (Pad) sono conosciuti dal 92,4% della popolazione. Fra coloro che li conoscono, il 33,3% (30,7% dell’intera popolazione) ne ha usufruito nell’ultimo anno. Le attività principali dei Pad sono state il rilascio o il rinnovo del documento d’identità (69,2%), il rilascio di certificati (18%) e il cambio abitazione/residenza (2,6%). I punti anagrafici decentrati sono dislocati in sette sedi sul territorio comunale: Parterre, Villa Arrivabene, Villa Vogel, Via Carlo Bini, Villa Pallini, Santa Croce e Via Tagliamento. Il Pad presente al Parterre risulta quello più frequentato (43,4%), seguito dal Pad di Villa Vogel che registra il 16,1%, da quello di di Piazza Alberti (Villa Arrivabene) dove si è recato il 16,8% degli utenti, da quello di via Carlo Bini con il 12,5% e dagli altri. 

I giudizi sugli aspetti relativi al personale dei Pad risultano molto positivi (competenza 89,7% e cortesia 87,8%); le valutazioni per il tempo di attesa registrano un 66,5% di positivi e quelle per giorni e orari di apertura il 57,3% di positivi. Il 69% della popolazione è favorevole a un’apertura di sabato mattina dei Pad. Il 44,4% dei rispondenti è a conoscenza della possibilità di ritirare certificati presso alcuni punti decentrati. Il 14,7% di essi, pari al 6,5% dell’intera popolazione, ha utilizzato il servizio nell’ultimo anno e lo ha valutato positivamente. 

L’utilizzo dei servizi negli ultimi tre anni, 2018, 2019 e 2020 evidenzia come il servizio più utilizzato sia il rilascio/rinnovo del documento di identità. Di tale servizio si sono avvalsi maggiormente le donne (69,9%) e i giovani (88,9%). Fra gli adulti e le persone più mature si osservano percentuali superiori alla media per i certificati, rispettivamente pari al 18,5%, tra i 31-60 anni, e pari a al 22,7%, tra gli over 60. Tale servizio è maggiormente utilizzato dagli uomini (19,9%) rispetto alle donne (16%). 

“In un anno difficilissimo - ha detto l’assessore all’anagrafe Elisabetta Meucci -, gli uffici anagrafici hanno fronteggiato l’emergenza con risultati assolutamente in linea con quelli degli scorsi anni. Un’attività che si è mantenuta costante, con un cittadino su tre che si è rivolto agli uffici per ottenere il rilascio o rinnovo di documenti e certificati, confermando elevati livelli di gradimento anche nell’anno dell’emergenza Covid”.