Attualità

Foster, gli operai ancora senza un futuro

Cgil,.Cisl e Uil di nuovo sul piede di guerra con un presidio davanti al cantiere: "Ancora nessuna decisione e i lavoratori devono andare all'estero"

A quattro mesi dagli incontri istituzionali convocati per decidere il futuro del cantiere Foster, i sindacati tornano a suonare i tamburi di guerra. 

"Dopo quattro mesi dagli incontri in cui era stato garantito che a breve sarebbero arrivate decisioni sulla continuità del cantiere per la costruzione della Stazione Foster e del sotto-attraversamento dei treni Alta Velocità, i lavoratori non hanno al momento alcuna rassicurazione sulla continuità del lavoro", si legge in una nota di Cgil, Cisl e Uil di categoria. "Da inizio aprile gli operai impiegati sono circa 35, molti meno dei 150 di un paio di mesi fa e ancora meno del numero medio necessario per realizzare l'opera: gli operai di imprese in subappalto sono circa 10, mentre le maestranze di Nodavia sono state ridotte a 25. A inizio mese, a 12 operai non sono stati rinnovati i contratti di lavoro inerenti all’opera ma sono stati ricollocati in altri cantieri delle aziende del gruppo (alcuni operai sono dovuti andare a lavorare all’estero)". 

Questa la ragione del presidio convocato domani mattina davanti ai cancelli del cantiere.