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Foster e polveri, scontro sulla centralina

La consigliera comunale di AL Miriam Amato all'attacco dopo i sopralluoghi di Arpat sul cantiere Tav. "Mai ricollocata la centralina di viale Redi"

Il cantiere della stazione dell'alta velocità di nuovo al centro delle polemiche dopo i sopralluoghi di Arpat che hanno costretto a bloccare il sistema di gestione del calcestruzzo che abbatte le polveri immesse nell'aria durante i lavori. 

Stavolta a passare all'attacco è la consigliera comunale di Alternativa Libera Miriam Amato: “L'amministrazione comunale - ha detto Amato - rassicura sulla qualità dell'aria nel cantiere TAV della stazione Foster e soprattutto sull'inquinamento da polveri che subiscono i residenti nella zona e i ragazzi della Scuola Rodari di viale Corsica, anche se dopo i sopralluoghi di Arpat il cantiere è stato diffidato per le violazioni nell'impianto di betonaggio e sulle procedure di bagnatura, da cui dipende il tasso di polveri disperse nell'aria”. 

“Finalmente - ha poi aggiunto la consigliera di AL - si è saputo che la terza centralina del cantiere TAV dovrebbe essere ricollocata a breve - aggiunge la consigliera - era stata rimossa da viale Redi nel settembre scorso, a causa lavori della tramvia, e più volte sollecitata per il suo ripristino e riattivazione”.

Amato ha puntato il dito anche contro il ruolo dell'Osservatorio Ambientale sulla Tav che, ha detto, "dovrebbe effettuare il monitoraggio ambientale del cantiere e garantire la continua informazione agli enti locali ed alla popolazione: non dovrebbe essere neanche difficile comunicare con il Comune, visto che il presidente dell'Osservatorio è il rappresentante del Comune stesso ed è pure il massimo dirigente nonché direttore generale del Comune. E il sito web dell'Osservatorio – conclude Amato – pare ancora inservibile perché i dati sul monitoraggio ambientale non sarebbero aggiornati dal 2013”.