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​Fortezza da Basso, via al recupero delle mura

L’obiettivo dei lavori è recuperare porzioni delle mura per creare dei percorsi pubblici e valorizzare culturalmente i camminamenti di ronda

Il Comune di Firenze ha approvato il progetto esecutivo per il recupero e la valorizzazione della Fortezza da Basso. Dopo l’intervento sul primo tratto di mura, è la volta del mastio con la sua trecentesca Porta a Faenza e delle cortine murarie fino al baluardo della Cavaniglia.

Il progetto esecutivo dell’intervento sul monumentale complesso fieristico-congressuale di 95.000 metri quadri a pochi passi dalla stazione di Santa Maria Novella prevede un importo di oltre 2,7 milioni di euro.

I lavori rientrano nel piano complessivo di recupero del complesso da oltre 68milioni di euro. È allo studio anche un sistema di percorsi pubblici per la valorizzazione culturale dei camminamenti di ronda e dei bastioni verdi ancora esistenti, Bellavista e Rastriglia.

‘Un'opera fondamentale da realizzare nell’interesse della città e del polo fieristico di Firenze - ha detto l’assessore Meucci -, con un percorso che diventa sempre più concreto e visibile grazie agli interventi di restauro della parte esterna del complesso. L’obiettivo di questo terzo lotto di lavori è quello di recuperare porzioni importanti delle poderose mura della Fortezza, per ricostituire la struttura unitaria del complesso e mettere a disposizione del polo fieristico congressuale e di tutta la città il suo enorme valore architettonico”.

“Anche se le fiere sono ferme - ha detto l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi - non si è mai fermata la progettazione e i lavori di recupero e valorizzazione del Forte di San Giovanni che diventerà presto un fiore all’occhiello dell’offerta fieristico-congressuale in Italia. La Fortezza sarà anche al centro di una valorizzazione culturale dei suoi percorsi più segreti, dai sotterranei fino al mastio, che torneranno visitabili per tutti: i cittadini potranno così riappropriarsi dei monumenti storici di Firenze, anche quelli meno noti rispetto alle bellezze canoniche”.

Il calendario è stato stabilito nell’accordo di programma sottoscritto da Regione Toscana, Città metropolitana di Firenze, Comune di Firenze e Camera di Commercio di Firenze, proprietari del bene, in accordo con la Soprintendenza per i beni artistici e storici e con Firenze Fiera, gestore dell’attività fieristico-congressuale, anche per garantire la continuità operativa della struttura. I lavori interessano anche il Palaffari, di proprietà di Firenze Fiera, e il Palazzo dei Congressi nella storica Villa Vittoria, di proprietà della Regione Toscana.