Attualità

Formaggio e ristorazione, premiato chef fiorentino

Premiato Giovanni Cosmai per il “Ristorante con la migliore creazione a base di formaggio” nella Guida Ristoranti d’Italia 2023 del Gambero Rosso

Lo chef fiorentino Giovanni Cosmai de L’Irene Firenze dell’Hotel Savoy di Firenze, è tra i vincitori del premio speciale promosso dal Consorzio Tutela Formaggio Asiago e dedicato al “Ristorante con la migliore creazione a base di formaggio” della Guida Ristoranti d’Italia 2023 del Gambero Rosso.

Il riconoscimento, giunto alla sua seconda edizione, si propone di testimoniare il profondo legame del formaggio Asiago col mondo della ristorazione e dimostrare l’importante ruolo degli chef, sempre più sensibili all’origine certa della materia prima impiegata nella realizzazione di veri capolavori di creatività in cucina, come ambasciatori della Denominazione d’Origine Protetta.

Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago in collaborazione col partner Gambero Rosso celebra la ricerca del valore alla base della scelta di alimenti come l’Asiago DOP, premiando, nella GUIDA RISTORANTI D’ITALIA 2023, i locali che hanno saputo promuovere al meglio l’identità casearia del nostro Paese. Con una rigorosa selezione sono stati individuati tre chef che, da nord a sud, dimostrano oggi di condividere col formaggio Asiago lo stesso nuovo sentire vicino all’autenticità e alla trasparenza in cucina e nell’alimentazione: il fiorentino Giovanni Cosmai, Valentina Chiaramonte del Ristorante Consorzio di Torino e Simone De Siato di Red di Palazzo BN di Lecce.

Giovanni Cosmai, chef de L’Irene Firenze dell’Hotel Savoy di Firenze, luogo esclusivo e raffinato nel cuore della città, considera il formaggio l’espressione di un territorio e, allo stesso tempo, un alimento dalle diverse sfumature che concorre a rendere unico ogni piatto. 

“Nella mia cucina il formaggio è protagonista in purezza, per esaltare l’esperienza dell’assaggio e fare sentire il carattere naturale, il lavoro del pastore, del casaro e il carattere dato dell’affinatore. Nell’assaggio verticale, invece, miriamo a far percepire al commensale ciascun ingrediente del piatto, il loro succedersi uno dopo l’altro accompagnando, poi, all’esperienza dell’equilibrio nella sua interezza” ha spiegato lo chef che ha scelto una Denominazione d’Origine Protetta come il formaggio Asiago nelle sue diverse stagionature: dal Fresco di 20 giorni allo Stagionato Stravecchio di oltre 15 mesi.