Attualità

Flash mob con i palloncini per la crisi Ginori

I lavoratori della fabbrica hanno affisso uno striscione al Bargello in occasione dell'inaugurazione dell'installazione 'La fabbrica della bellezza"

Foto Facebook Cgil Firenze

Le parole sullo striscione sono chiare: “Non fermate le mani che creano la bellezza”. E' la richiesta che gli operai della Ginori hanno mosso nel corso del flash mob al Bargello in concomitanza con l’inaugurazione della video-installazione “La fabbrica della bellezza. La Manifattura Ginori e il suo popolo. Video-Ritratti di Matilde Gagliardo”. Al centro della protesta, il blocco della vendita dell'area su cui sorge la fabbrica a Sesto Fiorentino. 

“L’iniziativa dello striscione, che si lega alle mostre al Bargello, vuole da una parte testimoniare il vincolo inscindibile tra la Richard Ginori e il Museo di Doccia, tra il popolo dello stabilimento e il popolo di statue del Bargello, tra la bellezza di Firenze e quella del lavoro di qualità; dall’altra parte, vuole continuare a sensibilizzare sulla vertenza - dicono i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec e Cobas - All’azienda si chiede ancora maggiore determinazione a completare l’acquisto dei terreni che ospitano lo stabilimento, e si ribadisce con forza la richiesta agli istituti di credito di chiudere la trattativa per la cessione dei terreni senza speculare sulla pelle dei lavoratori”.

Ai lavoratori si è rivolta anche la vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni, presente all'inaugurazione. "I ritratti di questi 21 operai di ieri, così come gli operai di oggi che poco fa hanno dato vita al flash mob, uniti in questo magnifico cortile, ci testimoniano che la bellezza, per parafrasare un poeta polacco, entusiasma al lavoro, e c'è una lavoro che crea bellezza. E deve vivere".