Passa il Giro d'Italia ed il tempo si ferma anche a Firenze nel ricordo di Gino Bartali e di Alfredo Martini come dei tanti toscani che sono stati protagonisti delle due ruote in un territorio che ha il ciclismo stampato nel dna.
La carovana è arrivata dalle strade del Chianti per dirigersi sulla collina di Fiesole e ridiscendere poi verso Le Sieci in direzione dell'Emilia Romagna. In tanti si sono soffermati ad osservare i ciclisti e a fotografare la corsa variopinta.
Una tappa di passaggio nel capoluogo toscano che ha però il sapore della libertà in un tempo di lotta alla pandemia che ha privato molti appassionati delle tradizionali uscite fuori porta alle quali erano abituati i ciclisti del fine settimana.
La carovana rosa passa e lascia negli occhi le immagini malinconiche di uno sport che vive momenti di eccezionale sforzo fisico contornati da riflettori e trofei ma che ogni giorno è fatto di allenamenti su strade spesso non ottimali e sulle quali i corridori corrono spesso grandi rischi.