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Festini sul sagrato, così la movida sfida il Covid

I residenti di Santo Spirito hanno scritto al sindaco per chiedere una nuova interdizione della piazza dopo le misure adottate ad inizio Ottobre

Il Comitato dei residenti di Santo Spirito ha scritto al sindaco Dario Nardella per chiedere il ripristino delle misure di contingentamento adottate ad Ottobre con la chiusura della piazza e l'interdizione del sagrato.

Nelle ultime ore i residenti affacciati dalle loro abitazioni hanno rilevato nuovi assembramenti in orario serale, antecedente al coprifuoco, fotografando comportamenti contrari alle normative anti contagio compreso l'uso della facciata della chiesa come vespasiano "Ancora si notano assembramenti continui di adolescenti senza mascherina sul sagrato e strade limitrofe con comportamenti non consoni e senza rispetto per il periodo difficile che stiamo vivendo".

"Per cinque lunghi mesi, da metà Maggio all'8 Ottobre scorso la mala movida era arrivata a livelli altissimi e disastrosi di invivibilità per i residenti della zona costretti a ricorrere più volte a manifestazioni di protesta civile. Per noi cittadini residenti si è trattato di un'esperienza dolorosa e traumatica, che per altro seguiva quella già durissima del lockdown. Non abbiamo assolutamente intenzione di riviverla e a tal fine siamo decisi a resistere con tutte le nostre forze se dovesse manifestarsi nuovamente" così hanno scritto a Nardella ma anche al neo assessore alla Sicurezza, Benedetta Albanese. 

"Chiediamo di intervenire con un maggiore controllo sia anti assembramenti sia sul rispetto dell'uso delle mascherine. In alternativa chiediamo di valutare la soluzione di interdire l'accesso a tutta l'area del sagrato della Basilica" hanno concluso i residenti.