La sindaca Sara Funaro a distribuire i piatti di pasta al ragù e Dario Nardella al taglio del cocomero insieme a Massimo Manetti Presidente del Consorzio dello Storico Mercato. Tutti insieme per questa serata di festeggiamenti per una delle ricorrenze più sentite della città alla quale hanno partecipato tanti residenti fiorentini e tanti turisti.
Per condire le penne sono stati cucinati ben 120 chili di ragù e la distribuzione dietro le transenne è stata velocissima tra musica e allegria. Non mancano i fiorentini più intraprendenti che prendono i piatti di pasta e li portano ai turisti di passaggio che inevitabilmente si fermano alla manifestazione.
L'iniziativa è stata promossa dal Centro Commerciale Naturale San Lorenzo insieme agli operatori del Mercato Centrale e il sostegno di Confesercenti e Confcommercio e il Comune di Firenze. La Tradizionale pasta al ragù e il cocomero in piazza simbolo dei festeggiamenti di San Lorenzo che ormai si tramanda dagli anni ‘80.
Quando nel passato San Lorenzo era il Borgo dei Fornai si regalava il pane e adesso si regala la pasta al ragù cucinata Da Ludovichi e il cocomero, ben 2 tonnellate, regalate dallo storico Mercato Centrale.
Prodotti donati da Conad e lo sponsor Mukky con distribuzione di yogurt e kefir.
Non poteva mancare il contributo dell'antica Pasticceria Sieni con l'Andreina e il Forno Canapa con l'Ivana di via dell'Ariento per il buffet istituzionale delle autorità.
Ed ecco che si passa alle premiazioni con il Leone d'oro simbolo di San Lorenzo e di Firenze realizzato dall'orafo Penko subito dopo i ringraziamenti di Massimo Manetti a tutti gli operatori, le associazione e tutti coloro che hanno contribuito per continuare a valorizzare questa festa tra le più tradizionali di Firenze.
Premi consegnati dalla sindaca Sara Funaro e il deputato Dario Nardella allo storico ambulante di cappelli con il banco a San Lorenzo Lorenzo Calamai e la famiglia Guarducci fondatrice della scuola Lorenzo de’ Medici, ritenuti importanti e simbolo della tradizione fiorentina.
E dopo aver smontato banchi e transenne, una piazza gremita che balla e canta con la musica del dj-set appostato sulle scalinate della basilica grazie al permesso concesso dal priore di San Lorenzo Don Viola