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Fake news sulla maturità, i consigli della polizia

Le tracce dell'esame si possono trovare su internet? A questa e ad altre domande risponde la Polizia Postale che ha lanciato una campagna anti bufale

In soccorso dei maturandi arriva la Polizia Postale con un vademecum su fake news, bufale e leggende metropolitane. Secondo una ricerca effettuata dal portale Skuola.net uno studente su sei crede che su internet sia possibile trovare le tracce d’esame prima del tempo, mentre uno su cinque è convinto di essere spiato dalla polizia durante l’esame.

Il 42 per cento degli studenti teme di poter essere perquisito dai professori di commissione e circa il 19 per cento crede che la scuola sarà schermata per impedire ai cellulari di connettersi ad internet. Un 8 per cento dei maturandi si aspetta di trovare commissari d’esame dotati di strani dispositivi di rilevamento magnetico per i cellulari. Ci sono incertezze per quanto riguarda ciò che è ammesso o vietato durante la maturità: per il 31 per cento dei ragazzi, infatti, non costituisce reato ricevere le soluzioni delle tracce dall’esterno, mentre la prova è in pieno svolgimento. Più del 90 per cento dei maturandi è però consapevole che usare lo smartphone durante le prove comporta la bocciatura.

La notte prima degli esami, tantissimi ragazzi perdono il proprio tempo sulla rete nella speranza di conoscere le tracce con qualche ora di anticipo, gli operatori del Commissariato di P.S. online sono a disposizione dei maturandi per rispondere a tutti i loro quesiti e dubbi sulle informazioni che circolano in rete nelle ore immediatamente precedenti la prima prova d’esame. Un rappresentante dalle Polizia di Stato sarà presente alla tradizionale diretta di Skuola.net nelle ore precedenti l’esame, per rispondere a tutti i dubbi degli studenti.

“L’esame di maturità è un appuntamento molto importante per i ragazzi – afferma Barbara Strappato, Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per la “Toscana” e per questo è necessario che mantengano la serenità necessaria per affrontare gli esami senza problemi confidando nei propri mezzi e nella preparazione che hanno ricevuto durante gli anni passati a scuola, senza cercare scorciatoie truffaldine che comporterebbero solo l’esclusione dalla prova d’esame. Le false notizie relative alla diffusione anticipata delle tracce d’esame in rete - conclude Barbara Strappato - possono portare invece sterili distrazioni e in un momento come questo, si corre il rischio di perdere la concentrazione necessaria e tempo prezioso.”

Esame di Stato. Ogni anno tra gli studenti si diffondono informazioni errate. L’annuale monitoraggio realizzato da Skuola.net, per la Polizia di Stato, vede per l’undicesimo anno consecutivo la Polizia Postale e delle Comunicazioni, in collaborazione con il portale degli studenti Skuola.net, lanciare la campagna di sensibilizzazione “Maturità al sicuro”, con l’obiettivo di debellare il fenomeno delle fake news, bufale e leggende metropolitane ed evitare che gli studenti, oltre a perdere tempo prezioso, possano anche rimetterci del denaro alla ricerca della soffiata giusta.

Dal 2014 ad oggi gli agenti hanno rilevato una riduzione del fenomeno: uno studente su tre era convinto di poter conoscere le tracce d’esame in anticipo su internet. Ogni anno però gli studenti cambiano, per cui è necessario ripetere i messaggi, ma "i primi maturandi nati nel nuovo millennio sembrano globalmente essere più consapevoli di quelli che li hanno preceduti dodici mesi fa" spiegano i poliziotti.

L’iniziativa antibufale si serve delle forme di comunicazione e degli strumenti preferiti dai giovani per veicolare i messaggi di sensibilizzazione, ed è finalizzata ad aiutare i ragazzi ad affrontare l’esame con maggiore serenità, confidando nei propri mezzi e nella preparazione che hanno ricevuto durante gli anni passati a scuola, senza cercare scorciatoie truffaldine che comporterebbero solo l’esclusione dalla prova d’esame. A questo scopo è stato realizzato un video in collaborazione con Skuola.net e lo youtuber Nikolais, che verrà diffuso anche su Facebook, Instagram e Youtube. Un contenuto ironico che passa in rassegna le tipologie di studente più diffuse: dall’ansioso al selfista, passando per il“tanto non lo chiede e il credulone. Quest’ultimo sarà preda di una possibile compravendita di tracce in anticipo, prontamente sventata dall’intervento di un rappresentante della Polizia di Stato.