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L'ex Sanatorio mai risanato - Video

La Fondazione Architetti ha inviato un drone per lanciare una riflessione sul futuro del complesso e del parco a Pratolino, nel Comune di Vaglia

Ordine e Fondazione Architetti Firenze che invitano ad indagare sulle aree irrisolte o vuoti urbani attraverso l'attivazione di percorsi per il recupero hanno aperto una riflessione sul futuro dell'ex Sanatorio Banti, complesso di proprietà dell'azienda sanitaria Toscana Centro che si trova a Pratolino, nel Comune di Vaglia. 

 Il primo passo per far conoscere il luogo è la divulgazione di un video, con la collaborazione di Publiacqua e il patrocinio del Comune di Vaglia.

L'obiettivo è "diffondere la conoscenza di un luogo poco noto e 'sospeso' nel suo futuro".

L'ex Banti è stato inaugurato nel 1939 e dismesso 50 anni dopo.

Negli ultimi anni si sono susseguite quattro aste pubbliche per la cessione del complesso, andate deserte nonostante il prezzo base calato da sei a due milioni.

Il presidente della Fondazione Architetti Firenze Colomba Pecchioli ha sottolineato che “soprattutto in questo momento storico in cui è così attuale la riflessione sulla salute, sugli spazi aperti, sui luoghi 'che sanano' immaginare e individuare possibili percorsi di riuso e riattivazione per un luogo così strategico ci sembra imprescindibile: la consapevolezza e la conoscenza sono la prima tappa nell'individuazione di possibili scenari di sostenibilità e di riappropriazione”. “La Fondazione Architetti - ha aggiunto Silvia Moretti di FAF - ha, tra i suoi obiettivi culturali, la funzione di attivare un dibattito aperto e facilitare il confronto sugli spazi in trasformazione e sui luoghi in attesa soprattutto se, come in questo caso, sono ancora pubblici e hanno un notevole valore sia a livello architettonico che territoriale”.