Lavoro

Ex Gkn, piano industriale nelle mani di Qf

Il Mise ha sospeso l'incontro per la reindustrializzazione, Francesco Borgomeo ha 96 ore per presentare il Piano industriale di rilancio dell’ex Gkn

Mancano ancora 96 ore e poi il futuro della ex Gkn sarà svelato attraverso la presentazione del Piano industriale. Tutti aspettano Francesco Borgomeo che lunedì dovrebbe presentare il Piano industriale per il rilancio.

"Si è acquisito che il progetto di reindustrializzazione del sito di Campi sarà totalmente a carico di Qf" è quanto ha reso noto la Regione Toscana rappresentata dal consigliere per il lavoro e le crisi aziendali del presidente, assistito da Arti e l’Unità di crisi.

L’imprenditore non avrebbe fornito elementi che rispondessero adeguatamente alle domande poste da istituzioni, organizzazioni sindacali e lavoratori e sarebbe ancora irrisolta la richiesta degli ammortizzatori sociali perché per averli è necessario il piano industriale.

Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per Fiom-Cgil, Stefano Angelini della Fiom-Cgil di Firenze e Silvia Spera, Area Politiche Industriali per la Cgil nazionale hanno commentato "Da oggi di fatto Qf è il soggetto che deve fare la reindustrializzazione nel rispetto dell’accordo quadro sottoscritto il 19 Gennaio. Il tempo per le parole è finito è necessario che l’azienda dia risposte o si prenda atto che non è in grado di portare avanti il percorso”.

Fin dall’inizio la Fiom, rappresentata a Firenze e Prato dal segretario Daniele Calosi, ha fatto la tara alle aspettative di una soluzione rapida attraverso l'acquisizione da parte di potenziali investitori, ponendo sul tavolo la questione sociale ed il piano per la reindustrializzazione del sito fino allo sfinimento.

Calosi, autore assieme al giornalista Domenico Guarino del libro sul caso Bekaert "La fabbrica che non voleva chiudere", ha più volte evidenziato durante gli incontri e le manifestazioni che un piano fattibile di reindustrializzazione è propedeutico per poter procedere con la richiesta degli ammortizzatori sociali o addirittura con lo svuotamento di uno stabilimento industriale.