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Esercenti infuriati per le chiusure di Pasqua

Confesercenti Firenze ha criticato il provvedimento regionale "Gravi danni agli esercizi commerciali che si erano organizzati con le prenotazioni"

A poche ore da Pasqua e Pasquetta gli esercenti si sono rivoltati contro l'ultima ordinanza regionale "Ulteriori limitazioni che creano gravi danni agli esercizi commerciali che si erano organizzati, anche con prenotazioni, per effettuare l'asporto nei giorni delle festività" ha commentato Claudio Bianchi, presidente Confesercenti Firenze.

"In questo modo si va a bloccare un servizio rivolto alla clientela e si creano ulteriori danni alle imprese che subiscono ancora una volta restrizioni, praticamente senza preavviso, e rimangono senza ristori" ha aggiunto Bianchi che ha fatto eco al presidente toscano Nico Gronchi intervenuto in merito alla decisione con la quale la Regione Toscana ha disposto la chiusura degli esercizi commerciali, fatta eccezione per farmacie, parafarmacie e rivendite di giornali.

“Con questa ordinanza, oltre che nei contenuti, sbagliata nei tempi e nei modi, la Regione Toscana è addirittura andata oltre le chiusure stabilite dal Governo per i territori che si trovano in zona rossa. Ancora una volta si è scelto la chiusura tout court di chi non è responsabile dei contagi, senza alcun confronto preliminare con le categorie. Un’ordinanza che alla vigilia delle festività pasquali creerà pesantissime ripercussioni alla filiera della gastronomia, dell’alimentare, e cioè a quelle piccole e medie imprese di un settore fra i più colpiti dalla pandemia. Per non parlare della chiusura dei tabaccai e dei fiorai: è a loro che si devono i problemi di assembramento?” è stato l'intervento di Gronchi.