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Eredità Acton, Beacci era la figlia di Sir Arthur

Il patrimonio dello scrittore anglo fiorentino comprende vari beni tra i quali anche villa La Pietra e la sede del British Institute sui lungarni

L'annosa battaglia legale per l'eredità di sir Harold Acton, scrittore anglo fiorentino deceduto nel 1994, si arricchisce di un capitolo, il riconoscimento della paternità di Liana Beacci. Il Tribunale di Firenze ha riconosciuto la donna, morta nel 2002, come figlia naturale di sir Arthur Acton, padre di Harold. La causa promossa dalle figlie e dai nipoti di Liana Beacci potrebbe adesso interessare il patrimonio Acton che conta anche pezzi pregiati quali le sedi della New York University e del British Institute di Firenze. La prima sulla collina, in via Bolognese, e l'altro sui lungarni in pieno centro storico. 

La battaglia legale risale a metà degli anni '90 dopo la morte di Harold Acton. Liana Beacci era ancorain vita ma per l'esame del Dna è toccato attendere il 2010 così il codice genetico è stato estrapolato dai cadaveri di Beacci ed Arthur Acton e dalla perizia è emersa la corrispondenza genetica in merito al rapporto padre-figlia. La causa fu però bocciata in base ad un articolo del Codice Civile che prevedeva che la causa poteva essere ammessa solo nei confronti dell'erede diretto e non dell'erede in seconda. 

La riforma del 2013 ha modificato l'articolo, aumentando lo spazio di azione per gli eredi. Nel 2014 gli aventi causa hanno fatto ricorso in Cassazione ed hanno ottenuto di procedere in giudizio. Ieri la sentenza che apre nuovi scenari sul destino degli immobili fiorentini.