Lo Storico Mercato fu inaugurato nel 1874 da Vittorio Emanuele II avo di Emanuele Filiberto. Il Principe già presente lo scorso anno per l'apertura dell'anno che celebra i 150 anni, è ritornato oggi a Firenze per la chiusura dei festeggiamenti e ha dimostrato nuovamente il suo attaccamento alla città di Firenze girando tra i negozianti assaggiando le prelibatezze tra chiacchiere e scatti fotografici sempre accompagnato dal Presidente del Consorzio e della Camera di Commercio Massimo Manetti e dalla giornalista Cesara Buonamici.
Inoltre hanno partecipato gli studenti del Liceo Artistico di Porta Romana vestiti in costumi d'epoca e lo storico Luciano Artusi.
Il Principe Emanuele Filiberto: “Firenze la vivo come turista, arrivo qua pensando di trovare la città più bella del mondo e trovo la città più bella del mondo! Sono molto felice e voi siete molto fortunati ad abitare qua”
“Ho un legame particolare con Firenze. Firenze è stata una tappa del mio viaggio di nozze e non solo, qua mia nonna incontrò mio nonno. Mia nonna frequentava la scuola al Poggio Imperiale, dunque la prima volta che vide Re Umberto che ancora non lo era ma bensi il piccolo Principe di Piemonte, fu qua a Firenze”
“Il legame con Il Mercato è legato al fatto che 150 anni fa fu inaugurato da Vittorio Emanuele II e a me fa molto piacere tornare e rivivere questa storia ma anche per il fatto che io amo i mercati e la gente che ci lavora perche penso che siano la vera anima della città. Mi piace girare e assaggiare salumi, comprare formaggi e tutti i prodotti. Per esempio qua davanti c'è un antico forno storico della signora Ivana. Ecco prima di entrare ho comprato anche il pane da Ivana”
Massimo Manetti: “Avere in chiusura delle celebrazioni un discendente della famiglia e creare una sorta di rievocazione storica con le ragazze e i ragazzi del Liceo di Porta Romana è stata una bella soddisfazione. Il Principe ha risposto al nostro invito e ci ha tenuto tantissimo a partecipare a questo evento e per noi è un grande riconoscimento per tutto quello che il Mercato ha fatto in questi 150 anni e soprattutto per quello che ancora sta facendo per l'identità della città, La qualità dei prodotti, le professioni, le arti e i mestieri”