Lavoro

Educatori in protesta per salvare il posto

Centocinquanta lavoratori non laureati dei servizi socio assistenziali in presidio contro la norma che rischia di escluderli. In Toscana sono 1.500

Sono scesi in strada muniti di striscione e hanno protestato davanti alla prefettura i lavoratori delle cooperative sociali fiorentine privi di laurea in scienze dell'educazione che chiedono di modificare quanto previsto dalla legge di bilancio 2018. Una norma del testo di legge, infatti, riconosce i lavoratori laureati e obbliga chi ha altro titolo e svolge quella stessa attività, a "sostenere un corso di 60 crediti universitari proposto a costi esosi dalle Università, per evitare di perdere il posto di lavoro", spiega in una nota la Funzione Pubblica della Cgil. 

Da qui la protesta e la richiesta al Parlamento di modificare la legge recuperando il ddl ''Iori'' che conteneva misure che salvaguardavano invece quella fascia di lavoratori. 

La stima  è che nel territorio fiorentino siano circa 2.500 i lavoratori che svolgono le funzioni di educatore, animatore e operatore socio-educativo, lavorando con disabili, anziani, marginali, immigrati.