Lavoro

Educatori, 1.500 a rischio e scatta la rivolta

I sindacati in protesta per chiedere di cambiare le regole che costringono chi non ha la laurea in scienze della formazione a sostenere costosi corsi

Alla base della protesta della Funzione Pubblica Cgil c'è la legge di bilancio 2018 che, si legge in una nota del sindacato, "all'articolo 1 commi 596-601, ha riordinato la figura dell'educatore, dando una dignità e un riconoscimento ai lavoratori laureati in scienze dell'educazione, ma allo stesso tempo obbligando chi svolge quell'attività con altro titolo (1.500 nel territorio fiorentino) a sostenere un corso di 60 crediti universitari, proposto a costi esosi dalle università, per evitare di perdere il posto di lavoro". 

Da qui la mobilitazione con il presidio indetto lunedì mattina davanti alla prefettura per sostenere la figura dell'educatore socio educativo. L'obiettivo è chieder e al Parlamento un intervento che modifichi le attuali regole dettate dalla legge di bilancio.