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Rilanciare la Richard Ginori

La strategia delineata da Regione e sindacati per procedere all'acquisto dei terreni su cui sorge la fabbrica e sbloccare 15 milioni di euro

Lo stabilimento di Sesto Fiorentino

L'azienda non è in crisi ma ha bisogno di essere rilanciata e per farlo è necessario capire le intenzioni della società e lavorare sull'acquisto dei terreni su cui sorge lo stabilimento di Sesto Fiorentino. Sono questi i temi emersi durante l'incontro che si è tenuto in Regione lunedì 9 maggio sul caso della Richard Ginori fra il consigliere del presidente Rossi per i problemi del lavoro Gianfranco Simoncini,  i sindacati aziendali e di categoria della provincia di Firenze e il commissario del Comune di Sesto, il vice prefetto Antonio Lucio Garufi.

Durante il vertice è stato evidenziato come, per sbloccare i 15 milioni di investimenti programmati in tecnologie e per il miglioramento dell'efficienza produttiva, è necessario che la società possa acquistare anche i terreni su cui sorgono la fabbrica e il museo di Doccia così da effettuare gli investimenti su un sito di sua proprietà.

Per fare ciò, la Regione d'intesa con il Comune di Sesto Fiorentino, convocherà a breve due riunioni.

Una con la società che ha da poco nominato Giovanni Giunchedi nuovo amministratore delegato dell'azienda, per conoscere i progetti futuri della proprietà. Un'altra riunione con la Ginori Real Estate, proprietaria dei terreni su cui sorge lo stabilimento, per una verifica sul punto a cui sono giunte le trattative per l'acquisto a fronte dell'offerta, che Richard Ginori, secondo quanto illustrato ai sindacati, avrebbe inviata da alcuni mesi.