Cronaca

Il supermarket della droga all'ombra di San Salvi

L'area abbandonata era diventata la sede di una banda di spacciatori che riforniva i clienti a ogni ora del giorno e della notte. Cinque gli arresti

La droga si trovava ventiquattro ore su ventiquattro. Quaranta euro per una dose di cocaina e via. Il supermarket, però, ora ha chiuso definitivamente i battenti. 

A bloccare il redditizio giro di spaccio messo su nella zona sono stati gli agenti del commissariato San Giovanni della polizia al termine dell'operazione 'Little Bridge'. Le indagini sono state coordinate dalla procura di Firenze e hanno portato all'arresto di cinque persone, quattro tunisini e un marocchino, tutti di età compresa tra i 24 e i 30 anni. 

Le accuse sono di spaccio e detenzione a fini di spaccio in concorso. Le indagini sono iniziate a gennaio quando gli agenti del Commissariato hanno effettuato un controllo nell'edificio situato nell’area abbandonata. In quell'occasione furono identificate diverse persone e sequestrati oggetti elettronici probabilmente rubati. 

Da lì è iniziata una lunga osservazione dei tabulati telefonici e degli spostamenti delle persone identificate che alla fine hanno portato alla luce l'attività di spaccio. Un giro molto redditizio di cocaina e hashish che durava da mesi e che più volte era stato segnalato dai residenti. Durante uno degli appostamenti, a marzo, i poliziotti hanno arrestato due persone. Tutti e due erano stati notati poco prima mentre si chinavano in un punto in cui erano stati depositati 30 grammi di hashish, una scacciacani senza tappo rosso e un sacchetto con banconote contraffatte.

Prima di San Salvi la base operativa della rete di clienti che si riforniva dalle persone arrestate era in un casolare abbandonato nella zona di via del Guarlone. Dopo l'uragano dell'agosto 2015, però, l'area è diventata inagibile e così tutto si era spostato a San Salvi.