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Dopo la serrata di protesta il rilancio post Covid

Il presidente della Confcommercio della provincia di Firenze non ha rinunciato all'apertura natalizia e si prepara al rilancio dopo la protesta

Vetrine addobbate per Natale, il locale del presidente di Confcommercio Firenze diventa il simbolo per la ripartenza nel 2021. L'ordinanza sindacale sul divieto di consumazione entro i 50 metri dal locale aveva segnato uno strappo con l'amministrazione fiorentina, tanto da portare il presidente provinciale alla chiusura del locale per protesta (vedere articoli collegati).

In vista delle festività Aldo Cursano lancia però un nuovo messaggio dall'interno della sua attività storica, nel centro di Firenze "Nonostante tutto noi continueremo ad esserci con le nostre luci e le nostre vetrine più belle che mai per condividere insieme il valore del Natale".

Resta l'amarezza per il protrarsi della ziona arancione ma negli ultimi giorni le notizie giunte dalla Regione Toscana hanno rianimato anche la categoria fiorentina. La proposta del presidente Eugenio Giani e dell’assessore Leonardo Marras di destinare oltre 19 milioni di euro alle imprese della somministrazione è stata accolta come "Una risposta immediata alle nostre sollecitazioni, segno di attenzione per le imprese che rappresentiamo - ha sottolineato Cursano con il presidente Fiepet Franco Brogi - un comparto fortemente in crisi. Le nostre associazioni manterranno alto il confronto al tavolo di crisi varato il 15 Dicembre dalla Regione Toscana. Ci adopereremo a far accedere quante più imprese possibile a queste pur minime forme di indennizzo".

Non è tutto perché dalla Confcommercio arriva anche un nuovo modello di turismo sostenibile e locale, Cursano guarda al 2021 e aggiunge "Insieme a Marcello Zeppi e la Casa Museo di Vasari ci stiamo preparando come Confcommercio Firenze ad una auspicata ripartenza progettando nuovi percorsi turistici legati a personaggi che hanno reso immortale la nostra città partendo da Giorgio Vasari. Abbiamo inaugurato la sua strada dove lui dimorava in Borgo Santa Croce riportandola all’antico splendore. L’obbiettivo è quello di far rivivere l’emozione del percorso che tutti i giorni il maestro percorreva per andare a Santa Maria Novella al Duomo, a Palazzo Vecchio agli Uffizi attraversando le botteghe e le locande del tempo che oggi diventano protagoniste del progetto insieme alle nostre guide di storia dell’arte che completeranno questa esperienza mai vista".