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Dopo la chiusura forzata apre l'Atelier Alzheimer

L'Atelier Alzheimer riapre le porte tutti i lunedì e i giovedì al Centro Età Libera del Quartiere 4, un luogo per confrontarsi sulla patologia

Dopo la chiusura forzata causa Covid-19, l’Atelier Alzheimer riapre le porte tutti i lunedì e i giovedì dalle 9 a mezzogiorno.

Nel mondo dell’assistenza per malati di Alzheimer, l’Atelier offre un servizio che consente all’utente di svolgere un’attività di animazione e di rallentare la perdita delle funzioni correlata alla progressione della malattia per garantire la miglior qualità della vita, oltre a trasferire al caregiver le competenze necessarie a continuare nell’ambiente familiare il lavoro di cura proposto nel laboratorio.

Il progetto si svolge sulla base di un piano d’azione individuale e personalizzato, elaborato sui bisogni e le caratteristiche dell’utente, sviluppato in base all’inquadramento del funzionamento cognitivo, della storia medica e di vita dell’utente, grazie all’osservazione e alla collaborazione dei familiari.

“Si tratta di uno dei progetti più innovativi per persone che vivono la demenza di vario tipo” – spiega Francesco Manneschi, presidente della Cooperativa Nomos che ha ideato e sviluppato Atelier Alzheimer -. “E’ un laboratorio di animazione riabilitativa e sociale per persone con sintomi lievi o moderati mirato al contenimento dei sintomi e al mantenimento delle capacità, che sviluppa modelli innovativi di presa in carico ed erogazione di servizi socio-assistenziali, con speciale riferimento al settore anziani, in risposta alle necessità espresse dal territorio, ricercando un sistema pratico ed intelligente in grado di mantenere e ristabilire un adeguato livello di benessere e armonia all’interno della famiglia”.