Cronaca

Distilleria non autorizzata, vinacce sequestrate

I carabinieri ed i tecnici di Arpat ed Asl hanno trovato una montagna di scarti della distillazione stoccati all'interno del piazzale della ditta

Diecimila tonnellate di vinacce stoccate nel piazzale, ma la ditta non aveva ancora l'autorizzazione per lo smaltimento degli scarti della produzione. Due persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria per inquinamento ambientale e gli scarti sono stati posti sotto sequestro.

I militari della Forestale di Tavarnelle Val di Pesa, con la collaborazione della Forestale di Empoli ed il coordinamento del NIPAAF del Gruppo Forestale di Firenze, hanno dato esecuzione ad un’ispezione delegata dalla Procura della Repubblica di Firenze presso una ditta nel Comune di Barberino Val d’Elsa. All’ispezione ha collaborato personale dell’ARPAT, e dell’ASL “Sicurezza nei luoghi di lavoro” ed “Igiene e Sicurezza degli alimenti”. 

Nel corso dell’ispezione è stato accertato che l’azienda, operante nel settore della distilleria è in attesa dell’approvazione di tre modifiche sostanziali, inerenti emissioni in atmosfera, sonore e scarichi, della precedente autorizzazione unica ambientale del 2016. La richiesta è stata presentata in considerazione del fatto che è stato aumentato in modo significativo il volume di produzione dell’impresa. 

Dagli accertamenti è emerso che la ditta ad oggi, pur non avendo ancora ottenuto l’autorizzazione modificata, operava già con il nuovo regime produttivo avendo realizzato nuovi impianti di scarico che sono stati trovati durante l’ispezione operanti e funzionanti. Sono state rinvenute nel piazzale dello stabilimento materie prime costituite da vinacce per la produzione di alcool grezzo, il cui stoccaggio non era previsto nell’autorizzazione in vigore, ma nella modifica sostanziale non ancora approvata. Le vinacce stoccate, quantificate in circa 10.000 tonnellate, sono state poste sotto sequestro.