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Distanziati in classe ma assembrati sul bus

Il coordinatore della Rsu di Ataf spiega a QUInewsFirenze i punti critici che rischiano di mettere in ginocchio il trasporto in orario scolastico

Ingresso e uscita da scuola sono i momenti critici della giornata per il servizio di trasporto pubblico. I ragazzi distanziati in aula finiscono per fare assembramento all'interno delle vetture. Mancando vere e proprie figure dedicate al controllo degli accessi, ricadrebbe sugli autisti l'incombenza di dover garantire la capienza massima e l'uso dei dispositivi di protezione individuale, ma l'azienda ha riconosciuto ai conducenti il solo compito di allertare la centrale operativa per restare concentrati sulla guida.

Gianluca Mannucci, coordinatore della Rappresentanza sindacale di Ataf ha spiegato a QUInewsFirenze quali sono le criticità che al momento preoccupano i conducenti.

Avete ricevuto segnalazioni di particolari gravità?

"Sulla linea 35 ci sono stati diversi problemi, andrebbe aumentata la frequenza dei passaggi o comunque servirebbe capire quali sono gli studenti e di quali istituti scolastici a causare il sovraffollamento per poter adottare delle adeguate contromisure. Magari sarebbe possibile alleggerire i mezzi sfruttando maggiormente la rete. Molte persone, non, solo studenti, non conoscono tutti gli autobus che servono una stessa zona fermandosi a quelli di maggiore frequenza". 

Ci sono criticità anche in zone centrali?

"La linea 11 a Porta Romana regge bene l'urto nell'orario di ingresso mentre al momento dell'uscita occorrerebbe effettuare un monitoraggio per capire quali sono i giorni più critici ed intervenire sull'aumento delle corse o sullo spostamento degli orari. Un altro punto nevralgico è San Marco e via della Colonna in particolare dove all'uscita troviamo gli studenti di due istituti scolastici in attesa. In situazioni come questa i ragazzi andrebbero guidati per farli salire a bordo, perché si accalcano sul primo bus che passa e magari dopo 4 minuti ne arriva uno vuoto. Infine anche il 17 che serve la facoltà di Agraria alle Cascine, una linea sdoppiata e dunque a minore frequenza, in alcune fasce orarie è a rischio assembramento".

Quali sono le soluzioni proposte dai conducenti che ogni giorno si trovano davanti ai possibili assembramenti?

"Al primo posto c'è l'invito alla collaborazione e all'informazione. Esiste una Applicazione che traccia la geolocalizzazione degli autobus, usiamola. I ragazzi, costantemente connessi, possono accedere facilmente ai dati della sala operativa e sapere quando passerà il prossimo autobus oppure possono calcolare un percorso alternativo. La situazione si presenta critica, è vero, ma basterebbero interventi mirati con un occhio agli orari delle scuole che potrebbero essere messi a disposizione per organizzare al meglio i passaggi. Da ultimo potrebbero essere attivati dei facilitatori nei punti critici che possano sostenere il personale viaggiante".