STOP DEGRADO

Discariche di vicinato, una usanza dura a morire

Ogni rione ha almeno una discarica abituale. I cittadini chiedono telecamere e fototrappole ma anche interventi urbanistici per riempire i vuoti

Ogni rione ha almeno una strada famigerata per la presenza di rifiuti ingombranti, abbandonati e accatastati ai cassonetti. Un fenomeno segnalato più volte nel corso degli anni e diventato un vero tormentone ai tempi dei social network.

Gli ispettori ambientali e la polizia municipale conoscono bene queste "zone rosse" dove i cittadini chiedono di installare telecamere e fototrappole ma c'è anche chi propone scelte più drastiche e strutturali come ad esempio interventi urbanistici per l'allestimento di arredi urbani che possano svolgere un ruolo deterrente andando a riempire i vuoti.

Segnalazioni shock. Ne sanno qualcosa gli abitanti di San Jacopino dove il Comitato Cittadini Attivi ha puntato il dito nelle scorse ore su via Landini, dove è comparsa una cucina.

Segnalazioni arrivano da Rovezzano in zona ferroviaria, a Gavinana sul lato dell'Arno, da Campo di Marte ancora in zona ferroviaria, all'Isolotto sempre sull'Arno, fino a San Jacopino nell'area del Mugnone e a Novoli nella periferia con Peretola ed Osmannoro.

Le numerose immagini pubblicate sui social mostrano come gli slarghi o gli spazi attorno ai cassonetti siano i prediletti da chi abbandona i rifiuti, tanto da diventare luoghi abituali di scarico.