Sono contrari alle chiusure a mezzanotte i ristoratori toscani che propongono, invece, di ampliare l'orario per ridurre gli assembramenti.
“Lo stop a mezzanotte per i locali non ha alcun senso perché per evitare assembramenti l’unico modo è dilatare gli orari” ha commentato Pasquale Naccari, portavoce dei 1000 ristoratori fiorentini riuniti sotto l'insegna dei Ristoratori Toscana.
“Ci sembra assurdo che a pranzo non ci siano limiti e per la cena sì. Vorremmo che anche il cliente che arriva poco prima di mezzanotte possa mangiare in tranquillità. Ricordiamo che molti di noi hanno chiuso a pranzo e che durante la settimana il lavoro è calato drasticamente”. Da qui la proposta di “una limitazione delle tavolate ed il pagamento non alla cassa, ma al tavolo”.
I ristoratori sono pronti a rivedere il loro lavoro in modo tale che il cliente “si alzi solo per andare in bagno”. “Noi siamo i primi a voler rispettare i protocolli, tant’è che abbiamo subito chiuso quando non era possibile garantire la sicurezza. Vogliamo però pene più severe per chi non rispetta le regole”.
“Bisogna prevedere un rimborso per chi avrà forti cali di fatturato in seguito alle ultime disposizioni. Ancora, auspichiamo un credito di imposta o un fondo per le locazioni, oltre ad un aiuto per l’acquisto dei dispositivi di sicurezza” ha concluso Naccari che ha rilanciato al presidente Giuseppe Conte l'appello ad ascoltare anche le categorie per stilare i decreti.