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Denunciati i migranti per l'occupazione

Dopo l'arrivo dei migranti nel palazzo di via Spaventa, il direttore della Fondazione Stensen, ha sporto denuncia per occupazione. Un atto dovuto

E' da ieri che i migranti somali, insieme al Movimento di Lotta per la casa hanno occupato il palazzo di proprietà della Fondazione Stensen. I migranti sono quelli che avevano trovato precedentemente riparo nell'ex mobilificio Aiazzone di Sesto Fiorentino andato in fiamme l'11 gennaio scorso e in cui ha trovato la morte il somalo Ali Muse. 

E stamani il direttore della Fondazione Stensen, padre Ennio Brovedani, si è recato negli uffici della questura di Firenze per sporgere formale denuncia dell'occupazione del gruppo di migranti del palazzo di via Spaventa.

Un atto dovuto per evitare che la Fondazione diventi corresponsabile con gli occupanti. Al momento, tuttavia, non è stato chiesto alcun provvedimento di sequestro preventivo e quindi di sgombero. 

Padre Brovedani ha parlato sia con i migranti sia con gli esponenti del Movimento di lotta per la casa che gli avrebbero assicurato di utilizzare la struttura senza provocare danni o problemi. 

Sul fatto il presidente della Regione Enrico Rossi ha sottolineato che: "C'è un problema di rispetto di leggi, non si può dare la casa a chiunque, quello che è sicuro è che noi non possiamo però permetterci di sapere e di avere persone che vivono in condizioni che non siano adeguate dal punto di vista igienico sanitario, e dal punto di vista della sicurezza, bisogna trovare delle soluzioni nel rispetto della legge consentendo di vivere in situazioni di sicurezza. Proporrò degli interventi a cui sto lavorando", a concluso Rossi.

Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha dichiarato in diretta radio che se "i gesuiti ritengono di poter ospitare gli occupanti nelle condizioni adeguate e nel rispetto della legge, noi facciamo un passo indietro".