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Defibrillatore scomparso "Odissea per ritrovarlo"

Il racconto del volontario che da giorni insegue il segnale del gps per le strade di Firenze ma il defibrillatore risulta ancora scomparso

Il defibrillatore installato sotto i portici di piazza della Repubblica è scomparso nella notte di venerdì e non è ancora stato rintracciato. Una odissea quella vissuta da un volontario che da giorni è sulle tracce dello strumento salvavita, lo geolocalizza, ma non riesce a recuperarlo.

A raccontare l'accaduto a QUInewsFirenze è Simone Scavullo, portavoce del Comitato Cittadini per Firenze ma anche operatore sanitario e collaboratore della Associazione NiccoTestini che si occupa di installare e manutenere i defibrillatori in varie zone della città, fornendo anche corsi per la loro gestione e per il pronto soccorso.

"Venerdì sera mi è arrivata la notifica sul cellulare dell'apertura della teca del defibrillatore sotto ai portici di piazza della Repubblica - spiega Simone - Ho pensato fosse stato il solito atto vandalico, già accaduto, e che qualcuno avesse aperto la teca per manomettere l'apparecchiatura. Il sabato sono andato a controllare, la teca era spaccata ed il defibrillatore era scomparso. Il segnale gps indicava la presenza dell'apparecchio ancora  in piazza Strozzi".

"A questo punto ho contattato la polizia municipale - prosegue Simone - ma l'agente ha riattaccato per passare la telefonata allo 055055, così ho chiamato il 112 ed è arrivata la polizia. Purtroppo gli agenti non hanno potuto accedere ai locali segnalati dal gps e mi hanno consigliato di fare la denuncia che ho fatto in via Zara il sabato sera. Per tutta la domenica il gps ha segnalato il defibrillatore sempre in piazza Strozzi".

Stamani, lunedì, "Il segnale del defibrillatore si è spostato ed è stato tracciato verso Sesto Fiorentino, a Case Passerini. Mi sono recato sul posto ma non sono riuscito ad entrare e adesso tocca attendere ancora. Ho chiesto l'intervento delle forze dell'ordine ma mi è stato risposto dal 112 che devo chiedere personalmente l'accesso alla struttura. Domattina, martedì, tornerò a Case Passerini sperando che nel frattempo il segnale non sparisca, perché significherebbe che il defibrillatore non esiste più. Sarebbe una sconfitta per me e per tutti". 

Questo il racconto di Simone che si dice deluso oltre che arrabbiato per l'accaduto "Può essersi trattato di un furto o di un atto vandalico, un gesto vergognoso e da condannare ma fatto sta che non è possibile non riuscire a ritrovare un apparecchio salvavita dotato di gps, sapere dove si trova e non poterlo recuperare. Ci sono delle telecamere di videosorveglianza cittadina, potevano essere controllate tra venerdì e stamani per capire chi lo avesse preso? Non si possono usare le telecamere per recuperare un defibrillatore ad uso pubblico?".