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Dai reparti Covid alla cassa integrazione

I consiglieri dell'opposizione a Palazzo Vecchio hanno segnalato gli effetti della chiusura del reparto Covid nella struttura di Montedomini

Presso la struttura di Montedomini a Firenze era stato allestito un reparto da 34 posti letto per fare fronte all'epidemia di Covid 19, il reparto è stato chiuso nella seconda fase dell'emergenza sanitaria e adesso gli operatori sono in ferie o in cassa integrazione, a segnalarlo sono stati i consiglieri Antonella Bundu e Dmitrj Palagi rilanciando una denuncia del Cub Sanità. 

"Ci ha lavorato personale Asl e del consorzio KCS caregiver Cooperativa sociale. Quest'ultimo non solo è penalizzato perché non può accedere agli incentivi previsti dalla Regione Toscana che valgono solo per chi lavora nel servizio pubblico, ma oggi si trova in ferie o in cassa integrazione. Erano eroi ed eroine, si applaudivano dalle terrazze e ora, passato il momento di estremo bisogno, vengono dimenticati. Questo stride fortemente con i comunicati stampa di grande soddisfazione che vengono rilasciati. I risultati e i servizi sulle spalle di una classe lavoratrice velocemente dimenticata o messa da parte" è quanto hanno commentato i consiglieri.

"Il reparto di Montedomini ha chiuso anche perché una donazione di privati russi ha reso possibile l'apertura di un reparto Covid 19 a Villa Donatello. La denuncia è arrivata dal sindacato CUB Sanità, che chiede un intervento alle varie istituzioni, compreso il Comune di Firenze. Abbiamo per questo depositato un'interrogazione. Speriamo di non dover attendere mesi per una risposta" hanno concluso Bundu e Palagi.