Attualità

Da città dei turisti a ricovero dei senzatetto

La pandemia che ha ridotto i flussi turistici ha anche aumentato il disagio sociale reso evidente dalla presenza dei senzatetto nel centro storico

Il disagio sociale è alto nel centro di Firenze dove sono numerose le presenze di senzatetto. Non è la città deserta del primo lockdown ma le attività ancora chiuse e lo scarso passaggio turistico hanno accentuato il fenomeno della povertà e la conseguente ricerca di ricoveri di fortuna.

Alloggi di fortuna sono stati trovati all'interno dei sottopassaggi, portici e loggiati ma tante sono le coperte ed in alcuni casi i materassi presenti in piazze e strade per ospitare piccoli gruppi di persone. 

Alle Cascine il ponte della tramvia recentemente sfollato è stato nuovamente occupato da un gruppo di persone che vi hanno trovato ricovero e così lungo il Mugnone.

Bagagli arrangiati, sacchetti di plastica ripieni di piccole necessità, i bivacchi fanno capolino agli angoli delle strade dove di tanto in tanto intervengono polizia municipale e personale di Alia per verificare la situazione e sanificare le zone. In soccorso si sono mossi anche i comitati di vicinato che hanno organizzato la consegna di coperte e di pasti caldi ma senza poter garantire una continuità assistenziale.

L'emergenza freddo non è conclusa perché le temperature notturne sono ancora rigide e resta attivo l'invito del Comune di Firenze a segnalare situazioni di disagio sociale affinché le persone in difficoltà possano essere accolte nelle strutture comunali attraverso un percorso sanitario creato per fronteggiare l'emergenza Coronavirus ma l'impressione è quella di una città ricovero che stenta a rialzarsi.